Il dizionario della sostenibilità

Il dizionario della sostenibilità

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Benvenuti alla rubrica “Il Dizionario della Sostenibilità”. In questo spazio esploriamo il panorama delle terminologie legate alla sostenibilità, offrendo una chiara e completa comprensione dei concetti fondamentali e delle pratiche emergenti nel campo della responsabilità ambientale, sociale ed economica.

SIMBIOSI INDUSTRIALE

La simbiosi industriale per definizione è quel meccanismo che si realizza quando più imprese condividono risorse sottoutilizzate o materiali di scarto in modo tale da ottenere mutui benefici.

Il termine simbiosi (dal greco σύν «con, insieme» e βιόω «vivere») appartiene al lessico delle scienze biologiche e racchiude un ventaglio di modalità attraverso le quali varie forme di vita selezionano nel corso della loro storia evolutiva dei comportamenti mutualmente vantaggiosi che li portano a vivere insieme sfruttando l’uno le caratteristiche dell’altro.

La sterminata letteratura sulla storia dei distretti industriali illustra perfettamente come a volte gli ecosistemi di aziende mimino le loro controparti naturali. Con un pò di fantasia sembra di ascoltare i documentari di David Attenborough mentre si scoprono le vicende che hanno portato attori di varia natura a trovare dei contesti socioeconomici nei quali saperi, capitali e capacità imprenditoriali si potessero unire al fine di generare ricchezza.

Oggi il mondo dei distretti, in modo particolare in Italia, si è ridimensionato e in alcuni casi ha perso la carica innovativa data dalle specificità locali, eppure alcune delle chiavi del loro rilancio potrebbero albergare proprio nella ricerca di soluzioni che uniscano gli obiettivi di sostenibilità a quelli di cooperazione in un mercato in cui le catene del valore negli ultimi anni hanno subito sconvolgimenti epocali.

Se Cicerone nel De Oratore scriveva Historia magistra vitae, lo stesso si potrebbe dire della natura e della capacità che possiede ancora oggi di ispirare innovazione.

UPCYCLING

Quando parliamo di Upcycling ci riferiamo al processo che permette di convertire un materiale in un altro di maggiore qualità.

Gli esempi di questo meccanismo sono tanti; dalla vecchia giacca ferma alla moda anni ‘70 arricchita con un sapiente lavoro di patchwork a processi più sedimentati nella storia dell’industria manifatturiera come ad esempio l’utilizzo delle pelli bovine come materia prima.

Alcuni potrebbero alzare il sopracciglio di fronte a questa affermazione, vista la forza mediatica che hanno avuto le denunce nei confronti degli allevamenti intensivi con lo scopo di crescere delle future pellicce, tuttavia occorre recuperare un’altra definizione centrale, ossia quella di sottoprodotto . 

L’industria della pelle bovina illustra come uno scarto (o più tecnicamente “residuo di produzione”) dell’industria alimentare destinato alla discarica possa in realtà essere trasformato in un materiale di alta qualità per estetica, funzionalità e durevolezza.

Biodermol è un progetto imprenditoriale che insiste sulla ricerca di soluzioni biologiche low-impact da alternare ai più classici prodotti chimici ausiliari utilizzati nella fase di pre-concia,che rappresenta un momento cruciale in cui il pellame viene lavorato al fine di essere posto nelle condizioni di avere nuova vita.

Questo è l’obiettivo, in particolare, della White Line: una linea di agenti basata su una ricetta enzimatica implementata nel 2015 e che ad oggi conta la bellezza di  ben sei prodotti a seconda delle esigenze del cliente.

KPI

Key Performance Index 

Keep people Interested, Informed, Involved, Inspired 

Chiunque frequenti questa piattaforma avrà letto almeno una volta questo slogan, spesso seguito da una critica alla freddezza dei numeri in contrapposizione alla priorità da dare alle persone all’interno dell’azienda. 

Non possiamo che essere d’accordo con questa posizione, vale comunque la pena di spiegare perchè la sostenibilità di un’organizzazione debba passare necessariamente da un sistema di indicatori certificati e come aggirare il conflitto di cui sopra. 

Partiamo dalle basi. 

Definizione dei KPI: 

I KPI sono misure quantitative che consentono alle aziende di valutare l’andamento e il successo delle proprie iniziative. Nella sostenibilità, diventano lo strumento di precisione per misurare impatti concreti e progressi verso obiettivi etici e ambientali. 

I KPI quindi sono una mappa cruciale, ma, al pari di un qualunque altro strumento di competitività, il suo potenziale dipende dalle persone a cui lo affidiamo e dal contesto nel quale lo caliamo. La scelta degli indicatori non è discrezionale, ma legata a criteri di rilevanza, misurabilità e coerenza con quella che è la mission aziendale. 

Il rischio è altrimenti quello di scolpire sulla pietra alcune metriche e vincolarsi ad esse sottovalutando sia le esigenze interne che i cambiamenti al di fuori dell’organizzazione. 

Ne consegue che i giusti KPI e il loro perseguimento non sono altro che la naturale conseguenza di una politica aziendale evoluta e costantemente in ascolto rispetto alle esigenze dei propri stakeholders. 

La mission di Biodermol e di chi ci sceglie risiede nella ricerca di soluzioni sempre più pulite ed innovative al fine di contribuire a lasciare il pianeta più vivibile alle nuove generazioni. 

É tempo che il settore privato e quello pubblico prendano consapevolezza dell’importanza di poter avere un impatto positivo sulla vita della propria comunità e del proprio pianeta.  

Soltanto una volta capita la propria dimensione rispetto a ciò, i KPI avranno del significato che andrà oltre dei gelidi numeri da discutere in una riunione del CDA.